Oggi,terzo millennio, si è proiettati, in maniera esponenziale ,verso un futuro a 360° ,questo non esclude l’universo del Pet, soprattutto i nostri amici a quattro zampe : i Cani .
Vivendo da oltre 30 anni nel mondo dell’allevamento canino, ho visto e constatato il cambiamento del rapporto Uomo-Cane.
Partendo dagli albori della conoscenza tra l’uomo ed il suo “migliore amico”,parliamo di circa 10.000 anni fa, l’uomo ha convissuto con il cane in una sorta di “scambio” e compagnia reciproca.
Una delle tante prove più antiche che possediamo, sull’importanza del cane, è ad esempio,la raffigurazione ,sugli antichi bassorilievi Assiro-Babilonesi ,del “Molosso Assiro” ,cane da guerra oggi estinto, che sfilava alla catena con corazza in cuoio impreziosita da borchie, questo per capire che già 3.000 anni fa ,il cane , in questo caso ,era in grande considerazione,addirittura per essere fregiato su preziose sculture imperiali del tempo.
Tutto il vissuto nel corso della Storia dell’Umanità, ha avuto, in molti casi , la partecipazione del nostro migliore amico a quattro zampe, dagli Egiziani ai Persiani, dai Romani ai Greci, per non parlare dell’ epoca “Rinascimentale” , chiaramente meglio documentata rispetto ad ere più lontane , come esempio dei cani così detti “da grembo” ,che hanno popolato le corti di Re e Regine per secoli fino ad i giorni nostri,ad esempio la Regina Elisabetta, tutti i Presidenti degli Stati Uniti d’America e tanti altri.
Adesso Vi racconto una piccola curiosità –
I Molossi erano un popolo di Barbari, del 3°/4° secolo dopo Cristo, i quali ,in guerra usavano lanciare i propri cani contro il nemico , questi cani erano di corporatura massiccia e molto feroci, da qui venne il nome molosso, oggi attribuito a tutti i cani della famiglia dei molossoidi (Mastino Napoletano, Bull Dog, Bull Mastiff e tanti altri).
Negli ultimi 30 anni, il ruolo del cane ha vissuto un’evoluzione nella nostra vita quotidiana, soprattutto a come si posto nel nucleo famigliare .
Nei primi anni 70’ ,il cane ha incominciato,ad avere ,non più un ruolo di semplice animale domestico ,ma di “essere vivente” parte integrante della famiglia.
Oggi posso affermare , che nella stragrande maggioranza dei cani che vivono in casa, tutti sono inglobati nella vita domestica ,in tutte le sue sfaccettature più intime e private, faccio un esempio: anni fa era impensabile non partire in vacanza perché il cane non poteva venire con noi o non poteva essere lasciato in tutta sicurezza, oppure cambiare l’albergo perché non accettava il nostro Chihuahua ,o addirittura cambiare appartamento perché,forse troppo piccolo per il nostro labrador, così potrei continuare con altri esempi all’infinito.
Ma l’umanizzazione sui cani è una cosa giusta?
Molti potrebbero pensare, che chi ha comportamenti esageratamente umanizzanti nei confronti del proprio cane, ha forse dei problemi psicologici o caratteriali.
Vi garantisco che non è così,altrimenti dovremmo dire che una bella “fetta” della popolazione,che possiede un cane, è malata di psicosi, si, perché dalla mia lunga esperienza di allevatore e cinofilo,posso garantirvi che oggi chi possiede un cane è afflitto dalla “sindrome” dell’umanizzazione del proprio “amico”, allora siamo tutti pazzi?
Penso proprio di no, ma bisogna approfondire meglio il “fenomeno” e considerare che nel nostro quotidiano, siamo afflitti dallo stress che non ci lascia molto tempo per attività ricreative , questo ci porta a considerare il nostro “amico a 4 zampe” come una vera e propria valvola di distrazione dalla vita frenetica di tutti i giorni.
Pensate quando rientrate a casa ,dopo una lunga giornata di lavoro, chi è il “primo” a venirvi incontro e farvi capire quanto gli siamo mancati ,incominciando a saltare e guaire dalla gioia , è lui ,il nostro “fedele amico” , noi siamo felici di essere accolti con così tanto entusiasmo, dedicandogli subito qualche minuto di coccole e gratificazioni.
Questo aspetto è solo uno dei tanti che possiamo condividere con il nostro cane , per non parlare della compagnia che può offrire , spesso solo con la sua presenza, alle persone che vivono da sole ,ad anziani e bambini, quest’ultimi bisognosi di un vero compagno di giochi.
L’educazione di accudire un cane , o un animale in genere, è oggi finalmente approdata in campo medico,sempre più psicoterapeuti consigliano l’affiancare un “cucciolo” a bambini e persone anziane
con disturbi depressivi o comportamentali, avere l’impegno e la soddisfazione di accudire un “cucciolo” è un ottima “medicina” naturale.
Quindi ben venga l’umanizzazione del cane , perché le potenzialità della sua compagnia sono veramente infinite,possono risolvere problemi che tante medicine e cure mediche, da sole, non sono sufficienti, ma è anche un grande compagno di giochi e corse nei prati, lasciandoci per qualche ora spensierati e rilassati.
Allora pesiamo veramente la “sua” presenza nella nostra vita quotidiana , valutiamo tutti i pro e i contro , vedrete che il nostro cane ci darà “tanti pro e pochi contro” regalandoci con la sua fedeltà proverbiale tanta serenità ,senza chiederci nulla in cambio.
Raffaele Alicandro
direttore del Centro Dog’s House Puppy’s Center di Formia (LT) Italy